giovedì, marzo 15, 2007

Ancora Esperanto

Dopo gli esperimenti casuali e curiosi del post di ieri, ecco la tavola di Esperanto così com'è davvero. è una di quelle che preferisco. C'è il motore della storia, la presentazione di un gioco da tavolo a metà strada tra il Risiko e i Monopoli, senza dimenticare il Subbuteo, la cerniera tra l'infanzia e quell'altra età di mezzo non meglio identificabile. Non sono mai stato un gran giocatore, più che altro mi piace l'oggetto, la confezione. di solito gioco una volta all'anno a casa di un'amica e collega con altri amici e colleghi. Ogni anno un gioco diverso, ogni anno vince sempre lo stesso. Si punta tutto a minimizzare il distacco, che è già una vittoria. Avevo già parlato di giochi in un altro libro, Loving the Alien. Parlavo proprio di Subbuteo come prima metafora di confronto nella vita. Oberdan, il protagonista perdeva sempre ogni partita. Bruciava le tappe per diventare un perfetto loser e pure nerd, condizione eccentrica necessaria per combinare qualcosa da adulto.
Sono giorni che inchiostro. Uso pennino e inchiostri americani, ma anche pennarelli giapponesi prodotti in Italia e poi 3 tipi di gomma pane a seconda dell'intervento che desidero ottenere. Mentre disegno ascolto una quantità sconfinata di musica. ma questo è un fatto noto. cerco solo di dare un percorso alla quotidianità.

Stamattina presto leggevo qua e là il saggio catalogo di Magnus a cura di Hamelin edito da Black Velvet che esce in concomitanza della sua mostra. è davvero denso e corposo. Diversi punti di vista, diversi approcci per raccontare un artista ma soprattutto un uomo. Bello il parallellismo fatto da Brolli con Salgari, e aticolata e profonda la risposta di Bernardi riguardo all'esigenza, alla necessità della scrittura.
Continuerei a leggere pure gli altri saggi, ma la tavola mi reclama.
Nel pomeriggio si va all'apertura della mostra.

4 commenti:

francesca ha detto...

bellissima gabòs
noto la bandierina rosso-blu
:)

ottogabos ha detto...

Brava che l'hai notata. Non riesco fare a meno di rimarcare che sono un tifoso del Cagliari. Ogni tanto metto questi dettagli bonari e marginali.
Ieri c'eè stata l'inaugurazione della mostra di Magnus. Tanta gente, c'erano molti autori, amici, ragazzi e anche le istituzioni. Una mostra ricca e da leggere tra le righe. Il lavoro di Magnus era essenzialmente laboratorio sperimentale. Vedere i vari processi che stanno dietro a tavole bellissime che hanno fatto la storia del fumetto è un'esperienza assolutamente necessaria.
andate andate andate!...

smoky man ha detto...

Ciao caro. Ieri ero ad un matrimonio e dve dire che la sconfitta del cagliari, per di +, in casa... ci ha un po' "rattiostato" tutti... anche perchè, sposo compreso, erano quasi tutti ultras ;) sperem bene...

abbracci calaritani
asibiri ;)

ottogabos ha detto...

ragazzi, ma ci stiamo trasformando in un blog di ultras?