"Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima; ogniqualvolta mi sorprendo fermo, senza volerlo, davanti alle agenzie di pompe funebri o dietro a tutti i funerali che incontro; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che io devo fare appello ad un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttare giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora sia venuto il momento di prendere il mare il più presto possibile. Questo è il mio modo di sostituire la pistola e le pallottole."
Siamo alla prima pagina di Moby Dick. Strepitosa. c'è tutto quello che serve. un consiglio per combattere quest'afa inesauribile, un augurio per trascorrere vacanze emozionanti, un antidoto alla follia quaotidiana, una soluzione politica per chi si ammazza senza ritegno.
"Quasi tutti gli uomini, se appena ci pensassero, una volta o l'altra, ciascuno secondo la propria natura, proverebbero sentimenti pressoché simili ai mie nei confronti dell'oceano."
E allora pensiamoci. l'oceano è grande e c'è posto per tutti.
lunedì, luglio 31, 2006
lunedì, luglio 17, 2006
Walkabout. Estate di storyboard
ho finito di disegnare fantomas. di sera ascoltando un film mi dedico con calma alla stesura dei grigi. da oggi storyboard. sarà una lunga sessione di storyboard. lavorerò in parallelo a due storie. una già varata che è Esilio Interiore, ovvero il secondo capitolo de Il Viaggiatore Distante, l'altra invece sta prendendo forma come sceneggiatura da qualche tempo ma desso entro nel vivo del racconto.
userò molta carta e molta grafite, spero poca gomma anche se ne dubito.
stavo pensando di raccontare qui sul blog le varie fasi di questo secondo volume del Viaggiatore. Finito quel necessario momento di solitudine creativa che serve a mettere in moto la storia nella fase di realizzazione mi piacerebbe avere un contatto diretto con il pubblico, con gli amici di penna e non.
in questi gironi afosi rimango alzato fino a tardi. mi piace vedere i film iniziati sui Rai 3. film che non riesci a capire di chi siano. L'altra notte ho visto, a partire da scene ambientate nel deserto Victoria in Australia che descrivevano il caldo e la morte di alcuni dromedari, Walkabout di Nicholas Roeg. Autore dello straordinario L'Uomo che cadde sulla Terra con David Bowie. Il film in questione è del 1970/71 (sottotitolato ma intitolato in italiano L'inizio del Cammino) ci mostra un'odissea attraverso deserto e bush australiano. Poche parole e spazi dilatati con una fotografia abbacinante dove il disco solare è il protagonista assoluto. Virtuosismi mai fini a se stessi, crudezze, morte animale, morte tribale e vitale raccontate prima della grande era del atinato che stiamo vivendo. Tccante, lirico e tragico. Chissà se Chatwin l'ha mai visto.
userò molta carta e molta grafite, spero poca gomma anche se ne dubito.
stavo pensando di raccontare qui sul blog le varie fasi di questo secondo volume del Viaggiatore. Finito quel necessario momento di solitudine creativa che serve a mettere in moto la storia nella fase di realizzazione mi piacerebbe avere un contatto diretto con il pubblico, con gli amici di penna e non.
in questi gironi afosi rimango alzato fino a tardi. mi piace vedere i film iniziati sui Rai 3. film che non riesci a capire di chi siano. L'altra notte ho visto, a partire da scene ambientate nel deserto Victoria in Australia che descrivevano il caldo e la morte di alcuni dromedari, Walkabout di Nicholas Roeg. Autore dello straordinario L'Uomo che cadde sulla Terra con David Bowie. Il film in questione è del 1970/71 (sottotitolato ma intitolato in italiano L'inizio del Cammino) ci mostra un'odissea attraverso deserto e bush australiano. Poche parole e spazi dilatati con una fotografia abbacinante dove il disco solare è il protagonista assoluto. Virtuosismi mai fini a se stessi, crudezze, morte animale, morte tribale e vitale raccontate prima della grande era del atinato che stiamo vivendo. Tccante, lirico e tragico. Chissà se Chatwin l'ha mai visto.
sabato, luglio 15, 2006
Sondaggio di mezz'estate
spesso nelle giornate di ozio estivo furoreggiano i quiz, sondaggi, i test. nel mio piccolo propongo anch'io un test, o meglio un questionario. riprendo un giochino che faccio da qualche tempo ad amici e conoscenti. riguarda i desideri di lettura. non ci sono doppi fini solo curiosità e qualche riflessione.
ecco il quiz:
dovendo scegliere sareste più interessati a leggere fumetti (romanzi, racconti, riviste ecc.) che trattano di:
1) ricerca interiore (diario, autobiografia, poesia, epistolario, autonalisi)
2) reportage dal mondo
3) biografie di persone illustri (sarebbe bello anche specificare magari qualche nome o qualche area di appartenenza culturale. muscia, cinema, politici, scienziati, banditi).
4) rilettura d'autore di un classico della letteratura o di qualche altro fumetto.
tutto qui.
ecco il quiz:
dovendo scegliere sareste più interessati a leggere fumetti (romanzi, racconti, riviste ecc.) che trattano di:
1) ricerca interiore (diario, autobiografia, poesia, epistolario, autonalisi)
2) reportage dal mondo
3) biografie di persone illustri (sarebbe bello anche specificare magari qualche nome o qualche area di appartenenza culturale. muscia, cinema, politici, scienziati, banditi).
4) rilettura d'autore di un classico della letteratura o di qualche altro fumetto.
tutto qui.
martedì, luglio 11, 2006
Il piacere di annullarsi
uno passa la vita cercando di differenziarsi dalla massa, cercando di avere un'identità attraverso un ruolo sociale unico, eccentrico e poi gioisce nell'annullarsi nella moltitudine dell'oceano catodico. ieri ero felice. dopo il rigore di grosso ho addirittura pianto. Ero uno dei 25 milioni di tifosi che provavo nello stesso identico momento sentimenti analoghi se non identici eppure mi sentivo assolutamente unico. è stato uno di quei pochi momenti in cui non te ne frega niente di essere assolutamente retorico.
poi in mezzo ai festeggiamenti ai caroselli di rito spiccava uno striscione di sfottò ai francesi sconfitti davvero divertente:
e ora ridateci la Gioconda!
lunedì, luglio 10, 2006
Guest Star: Onofrio Catacchio
vi volevo segnalare l'uscita del nuovo libro di Onofrio Catacchio. Una bella rilettura della fattoria degli animali di Orwell dove animali diventa anormali. Una cosa che colpisce è l'uso incredibile della bicromia. Oltre al bianco e nero c'è solo u altro colore: il rosso. eppure a vedere le tavole queste sembrano coloratissime. Una resa ricchissima con mezzi operai a sostegno della tesi che non sono gli effetti aspeciali a fare la differenza ma l'intelligenza dell'autore.
A seguire ecco una breve traccia del libro.
buona lettura!
Un teleinbonitore semiequino televende animali transgenici per conto della Genetic Animal Farm, multinazionale specializzata nella manipolazione del dna, ma nel cuore umano del maiale Orwell cova la rivolta che porterà alla sollevazione delle bizzarre specie che popolano la fattoria transgenica...Da qualche tempo pensavo di realizzare a fumetti una versione mutante della Fattoria degli Animali. Andrea Balzola ha fatto la medesima operazione per il teatro. Coincidenze. La fattoria degli Anormali, è una riscrittura del classico Orwelliano, che incrocia, in un ambizioso progetto crossmediale, oltre al fumetto e al teatro, anche video, animazione 3D e internet. I ragazzi di X Lab si sono occupati degli aspetti multimediali e tecnologici. Il volume della Fattoria degli Anormali (48 pagg. in bicromia), affidato alle amorevoli cure di Anna Maria Monteverdi è pubblicato da Cut Up. Legambiente e la LAV hanno convintamente sostenuto il progetto. Il tutto rigorosamente stampato su carta ecosostenibile sponsorizzata da Greenpeace nella campagna "Carta amica delle foreste".
sabato, luglio 08, 2006
Gli anni di Urania
compro da circa 4 anni i volumi di urania collezione. sono ristampe con carta molto pulp di classici della fantascienza. molti dei volumi li avevo già letti da ragazzo, gli altri invece sono rimasti ben in ordine sullo scaffale. qualche settimana fa mi è venuto un attacco di febbre da fantascienza. una di quelle febbri inspiegabili che ti acchiappano ciclicamente e così ho iniziato a leggere i romanzi della collezione che non avevo mai letto. "Ed egli maledisse lo scandalo" di Mack Reynolds è stato scritto nel 1965 ha un ritmo e una serie di battute in stile commedia old fashioned e tratta argomenti quali la globalizzazione, l'omologazione culturale, la decadenza dei costumi con un tono corrosivo e soprendentemente attuale. e poi è anche divertente. immaginatevi un episodio lungo di Twilight Zone scritto da Beppe Grillo. Rimettendomi a leggere fantascienza classica mi sono ricordato di quanto abbia amato gli umanisti. Non mi piacevano tanto le storie con le astronavi e i viaggi troppo siderali e preferivo storie bizzarre ambientate nelle solite cittadine americane."Anni senza fine" di Simak è stato uno dei miei romanzi preferiti una volta smesso con Salgari (da poco ho riletto Jolanda la figlia del Corsaro Nero in una splendida versione filologica della Corraini edizioni), forse sullo stesso piano de "Il figlio della notte" di Jack Williamson. Poi come quasi tutti gli appassionati a un certo punto sono rimasto stregato da Dick e Ballard. A distanza di tanti anni però credo che l'autore che mi ha più colpito e influenzato sia Theodore Sturgeon. Se Cristalli sognanti è stato toccante e affascinante, la scrittura complessa di Nascita del superuomo mi ha riflettere non poco sulla diversità e sulla comunicazione interpersonale.
vi lascio a un altroe estratto di Fantomas. C'è fandor che fa il bellimbusto con la bellona di turno.
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