martedì, marzo 27, 2007

Notturno piovoso

è tardi e sono stanco. Forse fuori piove. c'è l'ora legale e sembra inverno. Straniante attraversare Piazza Maggiore quasi deserta. Ho appena spedito delle tavole a Laura, la colorist. Scrivo due righe prima di andare a dormire. Per esempio qualche considerazione sull'affluenza di pubblico durante il festival Bilbolbul. tanta gente. curiosa, appassionata e attenta. è stata una sorpresa davvero piacevole. Un elemento in più a testimoniare lassurdità che una città come Bologna così ricca di autori e di editori e di altri addetti ai lavori non avesse un festival, o qualcosa di simile, che accomunasse, avvicinasse.
Per quest'anno c'è stato. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di farlo sedimentare e crescere. lavoro. come sempre e per tutto ci vuole il lavoro.
già il lavoro. mi chiedo perché devo stare a disegnare fino alle 2 del mattino. La risposta è ovvia. Perché devo mantenere il ritmo. Bella scoperta. anche Stephen King deve mantenere il ritmo. un sacco di altra gente che scrive o disegna deve mantenere il ritmo. Eppure hanno una giornata più equilibrata. Magari hanno anche tempo libero.
Mi rendo conto che da diverso tempo esco solo per lavoro o per comprare qualcosa che mi serve per il lavoro ( vedi libri o attrezzatura).
lavora re così anche di sabato e di domenica è la norma. quando non è così mi sembra strano.
è quasi un rapporto perverso con il lavoro. il lavoro ti fa pensare a cose concrete, come le scadenze, la composizione di una pagina, le chine ecc. e non ti fa pensare ad altro, alle cose che fanno male, che ti fanno star male.
Quando consegno un lavoro che mi ha risucchiato fino in fondo per qualche giorno non riesco ad a orientarmi. faccio gesti e rituali convulsi. la routine.
alla fine va ene così, perché questa è la vita che mi sono scelto. Ritmi incostanti che si fanno incadecenti fino all'impresa. alla fine di ogni libro dico e giuro che dal prossimo farò come tutti i professiinsti e gli artigiani. orari fissi, sabato in centro e domenica gita fuoriporta.
ci tento, ma non ci riesco, qualcosa non funziona mai.
E allora non mi resta che una grande ammirazione per tutti questi fondisti che hanno fatto della regolarità la mossa vincente per costruire giorno dopo giorno l'opera.
Così non c'è giorno che non pensi a Magnus e Jack Kirby. Sono cresciuto con loro consumando le pagine di Alan Ford e dei Marvel.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

È interessante che le stesse considerazioni le ho fatte anche io il mese scorso! Io lavoro sino al venerdì DALLE 9 DEL MATTINO ALLE 8 DI SERA con solo un ora e mezza di pausa pranzo, perciò ho il sabato e la domenica libero, ma……comunque la finisci a lavorare…perché per me stare a casa a pulire, lavare e stirare, fare la spesa è sempre un lavoro….perciò ho deciso di rinunciare a € 150 al mese, riducendo il mio orario di lavoro e concedendomi una serata alla settimana di libertà!....perchè si sà “LA LIBERTA’ NON HA PREZZO!”. Mi piace molto il tuo nuovo lavoro, un abbraccio Ebe

Anonimo ha detto...

Tieni duro! Quando esce in Italia??