sabato, febbraio 22, 2014

Silvan Silva
Ieri sera a un certo punto sono arrivato a rai1 a Sanremo quando fazio stava annunciando un ennesimo ospite eccezionale, ossia il mago Silvan, che ovviamente tutti i giovani sotto i sessant'anni conosceranno. Ho cambiato subito senza nemmeno aspettare apparisse sul palcoscenico. Poi ieri notte a un certo punto ho sognato il mago Silvan che sembrava molto vecchio, solcato di rughe come un campo di barbabietole e anche raggrinzito come un fico secco. Il mago Silvan alle mie richieste di farmi un gioco di prestigio dice che non ha voglia e che voleva stare seduto sulla poltrona di mia madre, meglio se con un bel plaid sulle ginocchia. Mentre glielo sistemo per bene non posso non fargli i complimenti per il suo bellissimo smoking bianco con i revers di raso nero e il papillon di paillettes. Lui abbozza un sorriso tirato e accenna una carezza tremolante. In quel preciso istante mi accorgo quando il mago Silvan del mio sogno somigli a Henry Silva che i giovani sotto i senssant'anni ricorderanno come il cattivo di film polizieschi che non aveva mai un'espressione che una, nemmeno quella di default da foto degli album dei calciatori. Il mago Silvan era Henry Silva e abbiamo passato il resto del sogno a parlare se fosse meglio fare un inseguimento con un'alfa romeo Giulia o lo squalo DS. Non mi ricordo cosa mi abbia risposto. Forse è sparito e basta.

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