venerdì, maggio 28, 2010

Mano sinistra antracite



Ho appena finito due tavole de La Giustizia siamo noi. Erano fuori scaletta, ma con Pino abbiamo pensato di inserire un momento di lieve e disperata tenerezza in una sequenza di grande tensione. Stamattina mi sono reso conto che era meglio se mettevo due pagine. E così ho fatto. La storia mi sta risucchiando parecchio. forse è per via dell'impatto drastico e decisamente fisico con la matita. Sono sporco di grafite dappertutto. La mano sinistra è color antracite. ho usato la micromina 2B, una 3B di legno e la 6B. quella da istinto, quella più spontanea. la uso da sempre nei momenti difficili, quando non ingrano, quando sono rigido e quando aspetto la magia. la magia che intendo è quando si riesce a mettere da parte qualsiasi filtro e mediazione razionale e lasci andare la mano che diventa il terminale ultimo del contatto diretto dal tuo antro interiore. Istinto, spontaneità, anima. nei suoi diari Nijinsky insisteva spesso su questo passaggio. essere strumenti di Dio diceva. io non scomodo nessuno, per pudore, dubbi, molti dubbi, forse insanabili. Ma il discorso di Nijinsky lo capisco. Eccome se lo capisco.
e sarebbe bello se lo capissero anche tutto quelli che si ostinano a usare per i loro disegni la rigidissima 4H. in nome dell'ordine e della pulizia.
Io le mani me le lavo sempre dopo il lavoro.
E sto bene lo stesso.

playlist di questa mattina di lavoro:
Baustelle: Amen
Tindersticks: Nenétte et Boni (the soundtrack)
Iggy Pop and the Stooges: Raw Power

1 commento:

GiovanniMarchese ha detto...

Io prima di mettere nero su bianco un soggetto al pc riempio fogli su fogli di appunti, schizzi, trame, profili di personaggi, sconcezze varie rigorosamente con una matita morbidissima. E anche in fase di trattamento e sceneggiatura continuo ad appuntare roba a matita. Alla fine la mano antracite viene pure a me che son solo sceneggiatore...