venerdì, novembre 18, 2011

Ignazio prima degli Gnummo Boys

La seconda prova per l'approccio grafico degli Gnummo Boys. Ancora tecnica mista con acquerello e matita. In primo piano Ignazio in una versione abbastanza diversa da come sarà poi sul libro. Dietro di lui una versione di Cosetta che nei miei piani doveva avere l'aria da maschiaccio. Stavo progettando la periferia immaginaria che avrebbe dovuto racchiudere un'insieme di periferie ordinarie. Avevo pensato anche di trasformare la "steppa" piuttosto in una savana bruciata invasa dalle spighe di qualche graminacea. Una periferia decisamente più mediterranea e vicina alle mie origini. alla fine è andata come va spesso nei miei libri: ho attinto dall'enorme serbatoio dei ricordi cagliaritani per poi innestarli in un contesto urbano a trazione bolognese e padano. Viene fuori questa città oscillante, in bilico perenne che è un po' il ritratto del mio rapporto con il vissuto personale che tende a inglobare, piegare in un'amalgama geografico ormai senza confini. Basta dare uno sguardo alla mappa inserita alla fine del libro e disegnata da  poldo e ignazio che è una sorta di diario intimo (il mio) che diventa dichiarazione di intenti, quasi un manifesto.

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