domenica, giugno 22, 2008

Ci volevano i Cure


A un certo punto mi sono accorto che non avevo molto da dire. O meglio magari qualcosa c'era ma non era necessaria. quando non senti una cosa necessaria è inutile parlarne. diventa metacomunicazione. E allora sono stato zitto. per mesi. però c'ero. ci sono anche adesso.
domenica mattina a Bologna. Sono a casa. faccio una pausa. è dalle 9 che disegno.
oggi sto disegnando come ho sempre fatto. con i miei occhiali da miope.
ultimamente mi davano fastidio. ero costretto a togliermeli per vedere la tavola nei dettagli. Forse sto diventando presbite. forse passo troppo tempo a computer. chissà.
Questa domenica mattina mi è tornata voglia di scrivere.
A causa dei Cure. Ieri ho comprato all'usato un loro greatest hits. I single dei loro anni migliori.
provo sempre molto affetto per i Cure. insieme a qualche altro gruppo e musicista fanno parte di me. ho tutto di loro, molto in vinile. gli originali di qesto greatest hits li possiedo in vinile.
mi è venuto un attacco di malinconia, nostalgia e buonumore. passerei ore al telefono con persone che non vedo da molto, in certi casi da moltissimo tempo.
il fatto è che riprendo a scrivere e mi ricollego a quando avevo lasciato.
una bella giornata di autunno in una scuola elementare di Abbasanta. Era ottobre.
mi aveva invitato il mio amico Massimo Spiga che fa il dirigente scolastico.
quando invece era uscito Pornography studiavamo insieme all'università di Cagliari. Lingue. Non mi ricordo che esame stavamo preparando. mi ricordo invece benissimo delle monetine che allineavo sulla scrivania della stanza della musica a casa mia. Contavo le monete per raggiungere la cifra necessaria ad andarmi a comprare il disco. mi sembra che ai tempi i dischi costassero intorno alle 14.000 lire.
ci siamo mossi in motorino. guidava Massimo, perché io non ho mai saputo guidare (quasi) niente. Poi a casa subito sul piatto ad ascoltarlo a volume altissimo.
Per quel pomeriggio avevamo studiato abbastanza.