mercoledì, ottobre 24, 2007
la maratona di Muflo
essere là in mezzo quella domenica di fine settembre mi ha fatto sentire un po' più in sintonia con il mondo, davvero molto felice.
mica poco.
per la cronaca Muflo ha percorso il tragitto in quasi 5 ore.
domenica, ottobre 14, 2007
Film a tarda notte
è tardi e sto per andare a letto. Indeciso su quale libro leggere. Forse Le braci di Sandor Marai. accumulo libri da leggere e li scelgo a seconda dell'umore. Un ultimo zapping . magari trovo uno di quei film iniziati senza nome che mi turbano anche perché mutilati, incompleti. Con il satellite però è difficile trovare film senza titolo. Cult tv. una delle mie preferite. sta iniziando La pianista di Michael Haneke. C'è Isabelle Huppert. algida, incredibilmente algida. In superficie. dentro si fa male. Dentro è inarrestabile. poi anche fuori diventa inarrestabile. Un film asciutto crudo e crudele. Mi ha turbato. Non sono riuscito ada andare a letto. ho preseguito con un documentario sui Kurt Weill. sfogliavo libri. guardavo disegni. Niente da fare. La storia era sempre lì.
penso che leggerò il romanzo omonimo di Elfriede Jelinek da cui è tratto.
E chi se ne frega se l'ho scoperto solo ora.
La pianista, di Michael Haneke, con Isabelle Huppert, Annie Girardot, 2001
sabato, ottobre 06, 2007
un'altra Berlino
Perché il verduraio quando mostra la frutta alla cliente dice sempre che tale uva pesca arancia viene dalla Sicilia mica dalla Spagna? In Spagna ci sono stato e la frutta era gustosa. Anche a Berlino l’uva era buona e gustosa per non parlare del pollo arrosto che chissà da dove veniva.
Cambiare cucina è sempre un momento di festa. Sono uno di quelli che passa ore nei supermercati e nei mercati. Mi piace capire cosa la gente del luogo mangia veramente. Osservo i clienti che fanno la spesa come una signora che nel piano gourmet dei magazzini KADeWe in mancanza del pesto ariginiale opta con disinvoltura per una salsa al gorgonzola che fa una fatica terribile a pronunciare.
Sono innumerevoli i motivi, le passioni che si compiono durante i viaggi.
È bello scoprire CD dimenticati e a volte bellissimi nelle ceste fuori dei negozi di musica. Quelle ceste con tutto a un euro o magari due. In una di queste ceste ( a tutto un euro) in un negozietto di Cd di musica classica di Potsdam ho scoperto
Lo sto ascoltando in questo momento in un sabato di un autunno che qui a Bologna non arriva.
A Berlino era invece quasi inverno. Molta pioggia che ha miracolato la maratona di domenica 30 settembre.
Ero lì a da spettare i passaggi del mio amico Muflo. Vedevo sfilare la gente. 41000 partecipanti. Era l’umanità a correre. Il senso della vita mi è apparso attraverso quella sfilata infinita con la colonna sonora delle percussioni a ritmo di samba di un gruppo sistemato ai bordi del cordone di protezione. Ogni tanto sostituivo a mente il samba con Fatboyslim e intanto i 41000 continuavano a correre. Ero commosso per l’impegno, la foga, l’entusiasmo e la determinazione. Tutte quelle cose che rendono l’essere umano ogni tanto bello.
Mancavo da Berlino da 6 anni. Come sempre è cambiata . come sempre è diventata un’altra città. Una bella città indubbiamente. Dove non si urla e gli spazi sembrano deserti nonostante sia popolata da svariati milioni di abitanti. Poche macchine e molti bambini. La vita costa sempre poco e non sembra sempre sul punto di fare qualcosa di assolutamente fondamentale e urgentissimo come in altri posti. Una metropoli moderna che ha cancellato forse per sempre quel periodo di dopoguerra permanente durato fino a qualche anno fa, quando dopo la riunificazione si era creata la città decadente per eccellenza, forse ancora più decadente da quella cantata da Bowie alla fine degli anni Settanta.
Il Kebab però è sempre il migliore che abbia mai provato (Istanbul compresa).
Elliott Murphy, Iain Matthews,