lunedì, marzo 05, 2007

L'altra via


Quando sono sotto pressione per un lavoro esteso e articolato (ossia Esperanto) e che mi fa disegnare per lunghi periodi di tempo con il medesimo rigore (matita e pennino), sento l'esigenza di spezzare il ritmo concedendomi delle digressioni notturne. Faccio disegni con approcci differenti, tecniche differenti che faccio fatica a usare in qualche progetto"ufficiale". A volte poi capita che questi disegni evasi diventino anche gli apripista verso strade nuove. Adesso il desiderio di usare la matita come segno definitivo ha raggiunto livelli di urgenza altissimi. Fermarmi alla matita e non arrivare alla china. lavorare sulla matita cercando di mantenere quella freschezza inarrivabile ma cercando di conferire rigore e dininizione. ampliare in una storia lunga quello che finora ho fatto solo con le illustrazioni. Il respiro e la tenuta sono altri. L'illustrazione è roba da scattisti, tutto in una corsa. meraviglia e scintille. Il fumetto è una marcia, gara di fondo, maratona. a volte ci stanno le pose scomposte, gli interventi rudi. Disegnare una storia solo con la matita sarebbe un punto di arrivo, quindi una ripartenza verso oltre, di una ricerca durata anni. Ci penso e quando posso agisco. La via però è questa.

4 commenti:

Bufi ha detto...

ciao otto,
sappi che non sei solo nelle nottate passate a disegnare,anch'io per vari motivi mi ritrovo quasi tutte le notti a raccontare al buio e penso ci sia uno stretto connubio tra quei "disegni evasi" come tu li chiami e la notte stessa, quasi una produzione parallela, quasi un'altra persona, quasi quasi...un'altro caffè!
ciao

p.s: a quando Esperanto?

ottogabos ha detto...

concordo caro Bufi. la notte è sorella e a volte generatrice di questi disegni paralleli. l'altra parte che si scatean. spesso è un'altra parte che mi piace di più, ma che poi torna nei ranghi. un'altra parte che racconta le menzogne della notte. promesse, forza, determinazione. il lavoro è in questo. acquisire coraggio, determinazione per un punto di arrivo che faccia coincidere l'evasione della notte con il rigore del giorno. sarà la volta che farò qualcosa che mi soddisfa davvero.
ah... sono andato sul tuo blog. belle atmosfere!

Bufi ha detto...

a volte invece spero proprio non arrivino mai a coincidere!
io credo che quell'insoddisfazione sia proprio la cosa che non dovremmo mai perdere!
ciao

P.S: grazie davvero!(per le atmosfere dico..)

ottogabos ha detto...

sarebbe bello per una volta godere dell'ebbrezza del perfetto equilibrio tra pancia e mente. godere dei battiti del cuore che procedono con un ritmo costante e sereno. e poi cadere e iniziare da capo seguendo nuove strade. che dire un po' di gratificazione non guasta, non è peccato.