Capita a volte, mentre spulci tra gli scaffali dei negozi di cd usati di trovare cose che quando erano uscite anni prima ti erano sfuggite. Possono essere delle vere e proprie perle come Outernational di Billy Mackenzie, trovato in un negozietto di Berlino, o i misteriossimi Morning Star, bizzarro incrocio tra country e stile Canterbury, scovato in una cesta di CD sfigati in un secondamano nei pressi della PAM di via Bellaria, oppure come questo che vedete qui sopra. è lui, Kevin Rowland, quello di C'mon Eileen, dei Dexy's Midnight Runners. anni '80, poprock celtico (ma assai poco leghista). poi anni di oblio. tanti. pare i soliti problemi di droga. La grande chance gli capita nel'99 con questo My beauty. ti spiazza già dalla copertina. sono lontani i tempi cui kevin si presentava con tanto di salopette rurale e aria assorta sul gradio della casa della fattoria. rimani davvero spiazzato anche quando scorri il booklet interno. anche lì è tutto un gioco di boa piumosi. poi mentre metti su il cd cominci a leggere qua e là . traduco. "Queste canzoni mostrano la mia definizione di bellezza. Ho capito che avevo bisogno di inciderle prima che potessi fare qualsiasi altra cosa". Accidenti! ascolto. si apre con The greatest love of all. sì, quella canzone di Whitney Houston. quella canzone zuccherosa. l'inizio è al dichiarazione d'intenti. un equilibrismo pericolosissimo tra kitsch assoluto e passione sublime. il dubbio ti assale e ti cattura fino alla conclusione dl disco. in mezzo anche Beatles e Burt Bacharach. Non capisco. lo rimetto su e continuo a non capire. mi capita di rado di non riuscire a a catalogare, a definire. mi dà abbastanza fastidio. E allora leggo recensioni in rete. O lo stroncano senza pietà, o lo osannano. io continuo ad ascoltarlo sperando. Oggi però mi sono dedicato di più alle Scissor Sisters (il primo disco).
ieri sera invece una bella scoperta. in un pub vicino a casa, con Omar, Semerano e l'architetto Ruggeri. una bella canzoncina che sembra suonata da Bregovich e cantata da David Byrne e ambientata nei Caraibi. chiediamo al barista informazioni. Beirut. Postacards from Italy. Sono di New York. oggi ho ascoltato altri loro brani in rete, tutti vari, ricchi di fantasia e con strumenti atipici. strumenti poveri e desueti e per questo forse assolutamente originali. Vivamente consigliati.
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