Che dire?
questo disco mi fa venire il buonumore. mi fa lavorare in scioltezza. direte che Mario Biondi non fa niente di nuovo, che fa standard arrangiati in maniera ultraclassica con quel tipico sound a metà tra il bossanova e nujazz, che canta a metà strada tra Barry White, Isaac Hayes e Chris Rea. ma alla fine chi se ne frega. forse è anche per tutto questo che mi piace e me lo ascolto in continuazione.
la giornata è iniziata con il politologo Sartori che parla del bunker ideologico di Prodi, di mio figlio che ha sognato che eravamo inseguiti da lupi e volpi e bastava un albero a nasconderci e proteggerci e la giornata continua fra poco dopo l'upload di queste righe con una nuova pagina di Esperanto da inchiostrare. Sto facendo la scena di uno sciopero di massa con fischietti, megafoni (mica facili da disegnare) e manganelli in azione. a metà mattina riunione telematica con Laura che sta colorando alla grande. pomeriggio a inchiostrare e a soffrire per il mio Cagliari che gioca a Torino. Serata a preprarmi un intervento oratorio che farò domani pomeriggio in un convegno organizzato dal CADIAI di Bologna. titolo del convegno: Il castello dei mostri, Attività espressive e intervento educativo in psichiatria dell'età evolutiva.
buona giornata e torniamo a lavorare in compagnia di Mario Biondi.
handful of soul...
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1 commento:
Forza Cagliari!!!!!!!!!!!!!!
Alla grande Otto! Un abbraccio da Casteddu!!!
smoky
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