giovedì, agosto 13, 2009

Altre Little Italy

Sempre alle con l'altro computer. allora uso questo senza accenti. In questi giorni ho scritto tutta la scaletta del terzo viaggiatore. mi sa che sara' molto piu' lungo dei due che l'hanno preceduto. spero che Omar, l'editore, non me ne voglia, ma non sapevo proprio dove fermarmi. dopo tanto tempo mi e' venuta la necessita' di scrivere a mano su quaderno. come una volta. stavo ormai disimparando a usare la penna. qualcosa di intimo che e' ritornato. ho inserito nella scaletta tutti i vari passaggi che sono scaturiti da queste recenti incursioni a Brooklyn. ci sara' quindi il signor Alfredo con il suo negozio iper-italiano con il suo bagno schiuma paglieri bene esposto in vetrina, ci sara' il signor pino della pizzeria sulla 18th ave di Brooklyn che ricorda un personaggio di Magnus, di quelli bassi con il nasone. ci sara' l'attraversata del ponte. tutto come ho gia' scritto trasportato in inverno quando la gente si copre e gli alberi sono spogli. chiedo in giro quali sono gli alberi che d'inverno perdono le foglie e prendo nota. con diligenza.
qualche giorno fa sono andato a Boston con Frank. la little italy di Boston sembra una via del Vomero a Napoli. Piena di ristoranti puliti e accattivanti. una bella gita culminata con la visione di una partita a bocce di alcuni pensionati italiani che mi hanno preso per australiano. ieri invece a Marcy ave in pieno quartiere ebraico ortodosso mi hanno preso per ebreo. a chiedermelo erano due ebrei doc con cappello barba e treccine. mi sentivo un po' zelig. nel giro di due giorni da australiano a ebreo. capita.
ho continuato anche a prendere appunti su cosa pensano gli americani di Obama. stanno venendo fuori cose interessanti e poco scontate. sto cercando di entrare nei ragionamenti dei repubblicani, in quelle affermazioni che dicono tesutlamente che Obama e' marxista (sentito alla radio) e se gli va bene socialista. insomma una situazione assai complessa.tutto materiale che prendera' forma in non si quale lavoro.
oggi piove e domani torno a manhattan a chesea a vedere le galerie d'arte. nel frattempo ho ascoltato un lavoro dell-anno scorso dei NERD. sembra la colonna sonora di questo periodo, di questa estate che va e viene. oggi e' andata. piove.

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