martedì, gennaio 08, 2013

Facce da libro 362

Da Suite francese di Irène Némirovsky Ritratto di Lucile Angellier

Irène Némirosvsky scrisse i primi due romanzi che avrebbero dovuto comporre un grande affresco della Francia  durante il periodo bellico. Non riuscì mai a portare a termine il suo intento. Arrestata, deportata e internata in un campo di concentramento non fece mai ritorno nella sua amata Parigi dove era arrivata da ragazzina con la famiglia dalla Russia dopo la Rivoluzione d'ottobre.
Mi sono innamorato immediatamente di questo libro incompiuto, ho fantasticato più volte sul suo possibile svolgimento, aiutato dagli appunti rinvenuti dall'autrice, ma è forse proprio per questo senso di non finito che l'ho trovo ancora più prezioso. Per quello che è e per quello che sarebbe potuto essere.
è un testo forte e a tratti spaventoso, che come pochi ha saputo raccontare i momenti che precedono un'invasione, vera e propria profanazione. Racconta di fughe disperate di massa e di singoli, di un mondo apparentemente invincibile che crolla. Racconta in diretta la fine della grandeur francese, della sua visone imperiale e coloniale. La città si svuota,i treni si stipano, chi non riesce a salire fugge come può, spesso a piedi. Tragedie individuali, di famiglia e poi l'arrivo del nemico. In massa, ordinato, compatto. lugubre nelle divise di un verde scuro quasi grigio. Il suono pesante e marziale degli stivali che squarciano il silenzio delle città abbandonate e dei paesi ripiegati su se stessi. Questo è il vero orrore. Sembra un racconto da dopobomba post-apocalittico con l'invasione degli alieni, ma è storia recente, una storia che giorno dopo giorno, considerata sempre più ingombrante e scomoda, sarebbero in molto a volerla vedere rimossa per sempre. E invece non si può e non si deve. Mai.
Lucile Angellier è una giovane donna sposata troppo presto a un uomo che non ama e che è sparito tra le maglie della guerra. Gaston è troppo rozzo, pensa più alla caccia al cinghiale che alla grazia e alla tenerezza. Lucile combatte, si rode, si nega e nega, si tormenta per combattere l'attrazione per l'invasoreBello come un angelo, raffinato, ama l'arte e la musica. Ma di sicuro ha sparato, di sicuro ha ucciso. Lucile, ovvero come continuare a vivere e provare emozioni anche in mezzo all'incubo assoluto.
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