venerdì, ottobre 02, 2009

Aspettando Esperanto 4. Gli stivaletti di Xabu e John Romita



Quando ho iniziato a leggere i supereroi Marvel a 8 anni, il mio disegnatore preferito era John Romita Sr. In realtà avrei votato di sicuro per Wally Wood ma la sua apparizione su Devil era stat troppo breve per amarlo del tutto. E poi anche perché avevo iniziato a comprare Devil dal n.7, quello con il costume nuovo che combatte contro Namor. John Romita mi piaceva perché aveva un cognome italiano, perché era netto nei contorni e perché faceva calzare a Devil dei meravigliosi stivaletti. Sembravano l'incarnazione della comodità. Forse per via delle suole che apparivano piatte e di un materiale gommoso ultra sottile, ultrarapido e ultraresistente. Con l'arrivo di Gene Colan Devil cambiò gli stivaletti, sostituendo a suola piatta di gomma con una più tradizionale di cuoio con un accenno di tacco. Insomma una scarpa meno fantastica e più adulta. È stato proprio nel cambio di calzature di Devil che ho notato un processo di crescita decisivo. Devil era l'oscurità e l'oscurità me la rendevano in maniera assai più netta quegli stivali di cuoio che i giochi di chiaroscuro in cui Colan è sempre stato maestro. Per un po' sperai in un ritorno di John Romita, poi mi abituai anche se continuavo a pensare che Gene Colan non fosse tanto adatto ai supereroi classici. Infatti il suo Dr. Strange era fenomenale e pure Dracula non era da meno. Ma ormai era già diventato ragazzo istruito in materia.
Però quegli stivaletti gommosi mi sono rimasti nel cuore.
Così quando dovevo disegnare Xabu, il protagonista giovane di Esperanto ho deciso di mettergli gli stessi stivaletti di Devil in versione Romita.
Fare le scene di salti e acrobazie sui tetti mi ha esaltato. Stavo facendo quello che sognavo di fare da bambino: il disegnatore di supereroi (possibilmente Marvel). Per i misteriosi e imprevedibili casi della vita fino a questo momento l'unico supereroe che ho disegnato è stato Flying Hope per Apartments che pur apparendo nella forma come un supereroe davvero classico in realtà è molto più vicino ai personaggi malsani di Rick Veitch.
Xabu invece è proprio quello intendo per giovane supereroe. Coraggioso, impetuoso, passionale, egoista e generoso allo stesso tempo.
Ho deciso di farlo senza costume perché era fuori luogo con il tono della storia. L'ho vestito comodo, da battaglia. Un po' vigilantes, un po' fighetto suo malgrado.
Lìho attrezzato per la guerra di gang, le discese notturne nei sotterranei. Ho messo insieme frammenti di altre storie, di altri personaggi. In Xabu e nei suoi amici della Pattuglia Blatte c'è molto di quell'immaginario assimilato in anni di letture forsennate.

2 commenti:

Marco ha detto...

Ciao, Otto!
A me piaceva un sacco Wally Wood... anche se lo scoprii molto più tardi di Colan, nelle ristampe di Devil uscite brevemente negli anni novanta.
Ma mentre Wood è il disegnatore che adoravi guardare, classico e plastico allo stesso tempo, Colan aveva una passionalità istintiva, di quelli che ti piacciono e cerchi sempre di copiare, ma senza riuscirci.

Marco ha detto...

Ciao, Otto!
A me piaceva un sacco Wally Wood... anche se lo scoprii molto più tardi di Colan, nelle ristampe di Devil uscite brevemente negli anni novanta.
Ma mentre Wood è il disegnatore che adoravi guardare, classico e plastico allo stesso tempo, Colan aveva una passionalità istintiva, di quelli che ti piacciono e cerchi sempre di copiare, ma senza riuscirci.